La robotica diventa sempre di più un fedele alleato della chirurgia e della cura. L’ultima notizia arriva dall’ospedale Mauriziano di Torino dove, dopo aver rivoluzionato l’ambito della logistica dei medicinali, la tecnica robotica è arrivata nel reparto di Oncologia attraverso un sistema automatizzato di nuova generazione, integrato con il Sistema Informativo Clinico, che, grazie alla presenza di braccia antropomorfe, è capace di dosare la quantità di farmaci oncologici necessari alle esigenze di ogni paziente, preparando le chemioterapie.
Si tratta dell’ultima tecnologia introdotta in Azienda, installata presso l’Unità Farmaci Antiblastici (UFA) della Farmacia ospedaliera (diretta dalla dottoressa Annalisa Gasco), dove ogni anno si lavora alla preparazione di oltre 25.000 terapie oncologiche. Le nuove terapie stanno modificando in modo notevole le prospettive dei pazienti affetti da tumore, ma il processo di allestimento che garantisce la somministrazione rimane un momento molto delicato nel percorso di cura dei malati. Come fa sapere l’ufficio stampa del nosocomio torinese, la preparazione delle terapie oncologiche è personalizzata per singolo paziente ed è un procedimento complesso, che richiede personale preparato, tempo e precisione, dato che è fondamentale che ciascun paziente riceva la giusta combinazione di farmaci al giusto dosaggio.
I farmaci oncologici sono caratterizzati da una finestra terapeutica ristretta, al di sotto della quale la terapia rimane inefficace causando la progressione della malattia, mentre al di sopra si manifestano effetti tossici molto pericolosi. Gli eventuali errori di dosaggio potrebbero avere conseguenze gravi per il paziente. L’automazione del processo di preparazione delle terapie garantisce accuratezza e precisione ed inoltre permette di efficientare il processo di allestimento delle chemioterapie. Questo è particolarmente importante considerando il crescente numero di pazienti che necessitano di questi trattamenti e che afferiscono ogni giorno al nostro Day-Hospital.
“I vantaggi di questa tecnologia – fa sapere la dottoressa Annalisa Gasco, Direttore della Farmacia Ospedaliera – sono molti e si apprezzano quanto più alti sono i numeri delle terapie preparate. Prima dell’arrivo di questa tecnologia tutte le terapie oncologiche richieste quotidianamente dai nostri oncologi erano allestite manualmente: selezione dei farmaci, misurazione delle dosi e dei volumi di prelievo, miscelazione delle soluzioni, etichettatura delle terapie ai fini della tracciabilità… attività di grande precisione, complesse, ripetitive ed alla lunga usuranti, condotte in ambienti sterili, secondo procedure stringenti e rotazioni periodiche del personale per mantenere la concentrazione ed evitare gli errori. La presenza del robot, precisissimo e molto veloce, consente a tutti gli operatori sanitari di concentrarsi maggiormente sull’assistenza ai pazienti e di dedicarsi ad attività altrettanto complesse e di valore”.
Fonte: La Voce MBA