In Italia le prevalenze di sovrappeso e obesità sono più elevate fra le persone economicamente più svantaggiate per risorse economiche o bassa istruzione e fra i residenti nelle Regioni meridionali. Più nello specifico, è significativo il gradiente sociale dell’obesità con una quota di persone obese tra chi ha molte difficoltà economiche quasi doppia di quella osservata fra le persone più abbienti (16% vs 9% nel 2021), che nel tempo si mantiene sostanzialmente invariato. Lo si legge in uno studio pubblicato sull’ultimo numero del “Bollettino epidemiologico nazionale” dell’Istituto Superiore di Sanità a firma di Maria Masocco del Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e la Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità.
Nel nostro paese si contano circa 17 milioni di adulti in sovrappeso e più di 4 milioni già obesi. Di queste circa il 10% ha un’indicazione al trattamento chirurgico secondo le più recenti linee guida Italiane ed Internazionali, ma nel nostro Paese annualmente si eseguono non più di 20-30.000 interventi di chirurgia bariatrica, caratterizzata da una serie di interventi fondamentali per le persone obese, per eliminare l’eccesso di tessuto adiposo, per prevenire o curare le patologie associate all’obesità. È scientificamente provato che grazie agli interventi bariatrici si riduce il rischio di ictus del 5%, di diabete del 50-60%, di coronaropatie del 30% e anche di alcune forme di cancro del 35%. In più, occorre impegnarsi e farsi assistere dai team multidisciplinari attivi nei centri Sicob, tutti gratuiti o in convenzione con il Sistema sanitario nazionale, con l’obiettivo di seguire correttamente il percorso senza correre il rischio di assumere nuovamente il peso eliminato.
L’obesità è una patologia dovuta all’aumento del tessuto adiposo, che accorcia l’attesa di vita e ne peggiora la qualità, poiché si associa a diverse malattie, di tipo metabolico (diabete tipo 2, colesterolo e trigliceridi elevati), tumorale, e a carico dell’apparato cardiovascolare e respiratorio. Affidandosi a questo tipo di chirurgia, quella bariatrica, il paziente sceglie di sottoporsi a interventi mini-invasivi, che si svolgono in laparoscopia: la laparoscopia, unita a una gestione del periodo perioperatorio moderna ed efficace, consente al paziente di beneficiare di una ripresa più rapida, una degenza ridotta in ospedale e una riduzione del dolore post-operatorio. A seguito di un intervento di chirurgia bariatrica al paziente viene richiesto di seguire un lungo percorso di follow-up, per assicurare il buon esito dell’intervento attraverso il mantenimento del peso e la riduzione dei possibili effetti collaterali delle procedure bariatriche. La chirurgia bariatrica procura in media un calo ponderale del 70% dei chili in eccesso.
Fonte: La Voce Mutua MBA