Nel corso degli ultimi anni, con il progredire della tecnologia, anche la chirurgia è cresciuta lasciandosi affiancare, dal 2006, dalla robotica, che rappresenta la più innovativa ed efficace alternativa all’intervento eseguito con le tecniche classiche, spesso invasive. Grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate, che prevedono l’utilizzo di sofisticate strumentazioni in grado di riprodurre, miniaturizzandoli, i movimenti della mano umana all’interno delle cavità corporee, o comunque nel campo operatorio, la chirurgia robotica ha incrementato la precisione degli interventi contribuendo a ridurre sia i tempi di degenza che di attesa. Tuttavia, nonostante questa nuova branca venga definita nei termini di una vittoria che rende la chirurgia più democratica soprattutto in Italia, paese storicamente avanti nella progettazione e nell’utilizzo di robot associati alla chirurgia, la percentuale di pazienti che riesce ad usufruire di queste piattaforme e tecnologie è
ancora molto bassa.
In Italia tra i protagonisti dell’innovazione medica e delle cure c’è l’Ospedale regionale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Bari) che si è dotato di Hugo™ Ras (chirurgia robot-assistita), piattaforma robotica innovativa inserita a pieno titolo nella storia del presidio medico da sempre attivo sul fronte della chirurgia robotica. L’ospedale pugliese è da sempre una struttura all’avanguardia in grado di coniugare la tradizione nell’attenzione al paziente e nell’investimento verso le più ardite forme tecnologiche. Si tratta del primo ente dell’Italia meridionale che ha deciso di implementare la chirurgia robotica all’interno di un programma multidisciplinare, attento alle esigenze della scienza, dapprima sul fronte dall’urologia, più tardi per quanto riguarda la chirurgia generale e quella ginecologica. A questo proposito, monsignor Domenico Laddaga, delegato del vescovo per il Miulli, ha parlato di “un grande passo in avanti per la
sanità pugliese e meridionale, a beneficio di chirurghi e cittadini”, anche perché grazie a questa nuova acquisizione nel parco macchine la robotica del “Miulli” diventa oltremodo accessibile, incrementando la precisione degli interventi e contribuendo a ridurre sia i tempi di degenza che di attesa. Questo nuovo sistema di chirurgia robot-assistita Hugo di Medtronic circa un anno fa, nel marzo 2022, è approdato anche a Roma dove, per la prima volta su scala europea, è stato effettuato un intervento di chirurgia ginecologica guidato dal professor Giovanni Scambia.
Una nuova era nella chirurgia robotica mininvasiva. “Interventi chirurgici che tempo fa venivano realizzati con modalità alternative – ha commentato Vitangelo Dattoli, direttore sanitario del Miulli – da decenni nel nostro ospedale sono stati trattati con la chirurgia robotica, che ha travalicato i vecchi settori”. Grazie a Hugo “verrà inoltre effettuata anche l’attività didattica e pratica nei confronti dei futuri chirurghi, i quali non possono prescindere dal conoscere anche la robotica”.
Si tratta di nuovo robot chirurgico, il sistema Hugo™ di chirurgia robot-assistita, messo a punto da Medtronic, azienda leader di HealthCare Technology. Il suo utilizzo comporta molteplici benefici non solo per i chirurghi, ma soprattutto a favore dei pazienti: minori danni ai tessuti circostanti all’area oggetto dell’operazione, riduzione del dolore, riduzione della perdita di sangue, ferite più piccole anche per interventi più complessi, e periodo di degenza ridotto con dimissioni più rapide. Questo sistema di chirurgia fornisce inoltre al chirurgo una visione eccellente durante la fase operatoria, ingrandendo fino a otto volte ciò che viene visto ad occhio nudo. Gli schermi ad alta definizione consentono al personale di operare con un livello di precisione molto più alto rispetto agli interventi con tecniche tradizionali. Altro vantaggio del sistema Hugo è avere una curva di apprendimento formativo rapida. Medtronic organizza un corso teorico-pratico in presenza, in ambienti specializzati, come la Orsi Academy di Gent, in Belgio. Dopo il corso teorico-pratico, chirurghi esperti nell’uso del sistema – i proctors – affiancano come supervisori i colleghi in sala operatoria.
L’arrivo del sistema Hugo™ è solo l’ultimo traguardo della storia dell’ospedale regionale pugliese in relazione alla chirurgia robotica, uno dei primi centri in Italia a occuparsi dell’evoluzione della chirurgia mininvasiva già dalla metà degli anni ‘90. In quegli anni nell’ospedale di Acquaviva delle Fonti approdava infatti il primo robot con endoscopio, attivabile con comandi dalla voce e bracci mossi dal medico a distanza. Elemento determinante dell’attività in sala operatoria resta infatti il chirurgo, che opera manovrando il robot attraverso una console computerizzata. Tale modalità di lavoro si perfeziona infatti nel 1999, con un sistema computerizzato che trasmette istantaneamente il movimento delle mani alle braccia robotiche, ove vengono fissati i vari strumenti chirurgici sofisticati. Grazie a questa integrazione tecnologica e all’intuizione della dirigenza del “Miulli”, questo centro diventa nel giro di pochi anni un riferimento d’eccellenza per la chirurgia robotica, con oltre 5.000 interventi chirurgici eseguiti e innumerevoli corsi e master frequentati da chirurghi provenienti da molti centri italiani ed esteri.
Fonte: La Voce Mutua MBA