La ricerca scientifica è una delle armi più potenti nella lotta contro il cancro, e l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) gioca un ruolo chiave nella promozione di studi avanzati e nella raccolta di fondi per finanziare progetti innovativi.
Uno degli eventi più significativi nell’ambito della ricerca è rappresentato dai “Giorni della Ricerca AIRC” che offre molte occasioni per informarsi e sostenere il lavoro dei ricercatori AIRC. Da 29 anni I Giorni della ricerca sono l’appuntamento di riferimento per informare e sensibilizzare il pubblico su prevenzione, diagnosi e cura del cancro. Questo evento annuale rappresenta un momento fondamentale in cui la comunità scientifica, gli esperti di settore, i ricercatori e il pubblico si uniscono per condividere progressi, scoperte e idee nel campo della ricerca oncologica.
Un ricco programma di iniziative e appuntamenti, tra gli altri: i Cioccolatini della Ricerca distribuiti in 2mila piazze italiane, la collaborazione con la RAI che per otto giorni con una campagna d’informazione coinvolge contemporaneamente tv, radio, testate giornalistiche, web e social. L’obiettivo è quello di invitare tutti a partecipare attivamente alle diverse iniziative, a conoscere i nuovi traguardi della scienza e a sostenere concretamente i circa 6mila ricercatori AIRC al lavoro per avvicinare sempre di più la ricerca alla cura per tutti i tipi di cancro.
Il cancro resta un’emergenza e il lavoro di scienziati e medici non può subire rallentamenti.
In Italia lo scorso anno sono stati diagnosticati circa 390.000 nuovi tumori, più di 1000 al giorno. Più precisamente si stima che il cancro abbia colpito solo nel nostro Paese 205.000 uomini e 185.700 donne, con un incremento in due anni di circa 14.100 casi.
Il tumore più frequentemente diagnosticato è stato il carcinoma della mammella (55.700 casi, +0,5% rispetto al 2020), seguito dal colon-retto (48.100, +1,5% negli uomini e +1,6% nelle donne) e dal polmone (43.900, +1,6% negli uomini e +3,6% nelle donne). (Fonte: I numeri del cancro in Italia, 2022 a cura di AIRTUM, AIOM, Siapec e Passi).
La ricerca cura: 3,6 milioni di persone hanno superato una diagnosi di cancro
La ricerca cura sempre di più come dimostrano i dati nel nostro Paese: oggi circa 3,6 milioni di persone hanno superato una diagnosi di cancro, con un incremento del 37%, rispetto a solo dieci anni fa, nella sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi. (Fonte: I numeri del cancro in Italia, 2022 a cura di AIRTUM, AIOM, Siapec e Passi).
Al risultato ha contribuito Fondazione AIRC, primo polo privato di finanziamento della ricerca oncologica indipendente in Italia, con oltre 137 milioni di euro di investimento nel solo 2023 e una squadra di 6mila tra ricercatrici e ricercatori, al lavoro prevalentemente in istituzioni pubbliche per portare risultati concreti per la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro.
La storia di marta curata per un tumore all’ovaio
Le donazioni dei sostenitori e l’impegno dei ricercatori continuano a produrre risultati che trasformano i progressi della ricerca in metodi di prevenzione, diagnosi e cura, e offrono nuove opportunità terapeutiche e migliori qualità di vita a tanti pazienti, come Marta, 34 anni di Grosseto.
Due anni fa a questa giovane paziente è stato diagnosticato un tumore ovarico: “Era il 20 febbraio quando ho ricevuto la diagnosi. Mio padre dieci giorni prima aveva finalmente smesso di essere positivo al Covid dopo 90 giorni. Il 2 dicembre avevo perso mia madre all’improvviso – ricorda, scandendo le date che in due mesi le hanno stravolto la vita -. Ma io non ho mai perso la fiducia. Bisogna affidarsi ai medici e alla scienza, avere rispetto di chi combatte dalla stessa parte di noi pazienti, di chi ci sostiene e crede nella nostra guarigione. È il loro lavoro che permette oggi di anticipare il più possibile le diagnosi, così da darci una speranza perché la ricerca può curare anche le ferite più profonde”.
Marta è stata protagonista della campagna dei Giorni della ricerca, in rappresentanza delle persone che hanno avuto o hanno ancora oggi un cancro. Accanto a lei Luca Boldrini, medico e ricercatore presso il Policlinico Gemelli di Roma, titolare di un progetto sostenuto da AIRC nell’ambito del nuovo bando Next Gen Clinician Scientist. Insieme trasmettono un forte messaggio di vicinanza di medici e ricercatori alle persone colpite dalla malattia. Luca non è solamente uno scienziato AIRC, ma è anche un sostenitore della Fondazione e insieme al figlio Edoardo, di due anni, è il volto dei Cioccolatini della Ricerca.
I Giorni della Ricerca AIRC sono molto più di un evento accademico; sono un faro di speranza nella lotta contro il cancro. Attraverso la condivisione di conoscenze, la collaborazione tra esperti e il coinvolgimento del pubblico, si costruisce un ponte verso un futuro in cui il cancro è affrontato con una comprensione sempre più profonda e trattato con terapie sempre più efficaci.
Fonte: Health Online