G7 Salute Ancona: l’importanza della cooperazione internazionale nelle sfide sanitarie globali

Il Ministro Schillaci sottolinea la necessità di una visione ‘One Health’, strategie contro l’antimicrobico resistenza e prevenzione per l’invecchiamento attivo, essenziale per una nazione longeva come l’Italia

L’Italia, dal 1° gennaio 2024, ha assunto la Presidenza di turno del G7, che durerà fino al 31 dicembre, con numerosi eventi in programma.

Tra questi, la riunione dei Ministri della Salute, ospitata ad Ancona dal 9 all’11 ottobre, rappresenta un’importante occasione per affrontare le principali sfide della sanità globale.

Il vertice si tiene nella suggestiva cornice della Mole Vanvitelliana, con la partecipazione di delegazioni internazionali e rappresentanti delle principali organizzazioni globali.

Oggi, il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha dato il via al G7 dei Ministri della Salute ad Ancona, ponendo l’accento sull’importanza della cooperazione internazionale nelle sfide sanitarie globali.

Presenti le delegazioni dei membri del G7 – Giappone, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Canada e Unione Europea – insieme ai Paesi ospiti, tra cui Albania, Brasile, India, Arabia Saudita e Sudafrica, oltre ai rappresentanti di FAO, OMS e OCSE. “La salute è un bene fondamentale per la società”, ha dichiarato Schillaci, evidenziando il valore della collaborazione internazionale.

Durante l’apertura, Schillaci ha delineato le tre priorità chiave della Presidenza italiana del G7, fondamentali per affrontare le sfide sanitarie del XXI secolo: la resistenza antimicrobica, la prevenzione e l’innovazione tecnologica. Ha inoltre annunciato una sessione congiunta con i Ministri delle Finanze per rafforzare la cooperazione tra salute ed economia.

Fondi per la resistenza antimicrobica e la preparazione a future pandemie

Parlando della resistenza antimicrobica, il ministro ha ricordato lo stanziamento di 40 milioni di euro e l’impegno a destinare ulteriori risorse nella prossima legge di Bilancio per lo sviluppo di antibiotici innovativi. Ha definito la resistenza antimicrobica una “pandemia contemporanea” che necessita di azioni concrete per essere affrontata. Schillaci ha poi sottolineato il ruolo dell’Italia come uno dei primi Paesi a finanziare un fondo per la preparazione a future pandemie, con l’obiettivo di rafforzare la capacità di risposta internazionale e prevenire emergenze sanitarie.

Prevenzione e innovazione per un futuro sostenibile

Un altro tema centrale del vertice è stato quello della prevenzione, considerata dal ministro Schillaci una necessità imprescindibile, soprattutto in un Paese con una popolazione tra le più longeve al mondo. “Investire in prevenzione non è una spesa, ma un investimento per il futuro”, ha dichiarato. Inoltre, Schillaci ha evidenziato come l’intelligenza artificiale possa contribuire a migliorare l’efficienza dei servizi sanitari, rendendo la diagnosi e la cura più accessibili e sostenibili.

Il ministro ha richiamato l’importanza di adottare una visione integrata ‘One Health’, che considera la salute umana, animale e ambientale come interconnesse, sottolineando la necessità di strategie comuni per affrontare la resistenza antimicrobica, descritta come una delle sfide sanitarie più urgenti del presente. Schillaci ha anche evidenziato l’importanza di promuovere l’invecchiamento attivo, e ha accennato alla necessità di una nuova “architettura globale sanitaria” per sostenere i Paesi con meno risorse.

Ancona come vetrina delle eccellenze sanitarie

La scelta di Ancona come sede del vertice ha permesso di mettere in luce le eccellenze sanitarie del territorio. “Uno dei motivi per cui abbiamo scelto di venire nelle Marche è il riconoscimento dell’ospedale universitario di Ancona come miglior ospedale pubblico italiano, secondo i dati del Ministero e di Agenas”, ha spiegato Schillaci. La riunione ministeriale del G7 Salute rappresenta quindi un momento di confronto cruciale per discutere strategie comuni su temi come la resistenza antimicrobica, il cambiamento climatico e l’invecchiamento attivo.

Schillaci ha concluso il suo intervento ribadendo l’importanza della collaborazione internazionale per garantire un futuro migliore in cui la salute sia un diritto universale e accessibile a tutti.

Fonte: Health Online

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