La risposta pubblica alle innovazioni della tecnoscienza

Il futuro della comunicazione scientifica prevede una maggiore integrazione tra scienza, media e pubblico, con una partecipazione attiva dei cittadini, soprattutto in ambito sanitario, per migliorare la comprensione e il supporto alla scienza. Questo approccio mira a un settore della salute più efficiente, caratterizzato da una collaborazione tra operatori sanitari e settore medico-farmaceutico.

Durante la pandemia da Covid-19, si è generato il fenomeno dell’“infodemia”, un sovraccarico informativo che ha influito negativamente su salute fisica e mentale. Questo periodo ha inoltre accelerato l’adozione della telemedicina, come l’invio di ricette via email e l’incremento della presenza online delle farmacie, oltre a una comunicazione più accessibile e accurata in ambito sanitario.

Tuttavia, le “fake news” rimangono una minaccia, richiedendo una strategia per garantire un’informazione sanitaria affidabile. La diffusione dei media digitali ha reso i pazienti più consapevoli, ma comporta anche il rischio di sovra-medicalizzazione. Questo fenomeno riflette l’odierna mercificazione della malattia, con conseguenze bioetiche rilevanti.

Il sistema sanitario attuale oscilla tra un modello biomedico, che vede il medico al centro, e uno olistico, dove il paziente è considerato nella sua interezza. L’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie croniche richiedono un approccio integrato per la diagnosi e la cura, con un ruolo crescente dell’educazione sanitaria nei media digitali e tradizionali.

In ambito comunicativo, è fondamentale differenziare tra i vari tipi di informazione: quella diretta, mediata (tramite email o chat), e quella di massa (come i social media), tutti importanti per una comunicazione efficace e responsabile della salute. In un contesto di globalizzazione, la crescita dei fenomeni migratori richiede maggiore attenzione al rischio di diffusione di malattie.

La “health literacy” e l’empowerment del paziente sono elementi essenziali di una sanità che promuove non solo la cura ma anche la prevenzione, valorizzando il benessere complessivo dell’individuo. La sfida è inoltre rappresentata dalla digitalizzazione della sanità, attraverso e-Health e telemedicina, con strumenti di automonitoraggio e l’integrazione dei social network per una più ampia sensibilizzazione e accesso alle informazioni.

L’attuale panorama medico vede una crescente interazione tra pubblico e scienza, dove il “Public Understanding of Science” gioca un ruolo chiave nell’avvicinare le persone alla conoscenza scientifica. La sanità futura sarà sempre più digitale e interconnessa, promuovendo un dialogo costante tra istituzioni, professionisti e cittadini, nell’interesse di una salute pubblica trasparente e responsabile.

Fonte: Health Online

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