Neonato salvato da “Colibrì”, innovativo dispositivo salvavita

Era affaticato da problemi respiratori a causa di un’infezione virale che gli ha causato la bronchiolte acuta ma è stato salvato da “Colibrì”, un dispositivo salvavita di ultimissima generazione. Arriva dall’isola caraibica di Martinica la storia di rinascita del neonato (pesava solo 5 chili) salvato dall’innovativo sistema ECMO (l’ossigenazione extracorporea a membrana) progettato e prodotto da Eurosets, azienda italiana del distretto biomedicale di Medolla (MO), che ha permesso all’équipe medico-chirurgica dell’Ospedale Universitario (CHU) situato sull’isola della Martinica (Antille Francesi) di salvare la vita del piccolo nato da un mese e mezzo.

Come informa la stessa azienda, la situazione richiedeva un immediato trasferimento verso il CHU della Martinica, il solo ospedale francese di tutto l’arcipelago caraibico dotato di rianimazione pediatrica di terzo livello, ma le condizioni instabili del bambino non ne avrebbero permesso la mobilizzazione. L’équipe di specialisti sanitari si è recata sull’isola vicina e il sistema ECMO è stato quindi collegato al neonato presso l’Ospedale Universitario di Guadalupa – Pôle Parent-Enfant – consentendo il successivo elitrasporto d’urgenza.

Si tratta di uno dei primi impianti di sistema trasportabile di ultima generazione completamente progettato anche per neonati e bambini. L’UMAC 972 (unità mobile d’assistenza circolatoria), il team costituito da rianimatore, cardiochirurgo e tecnico perfusionista dell’Ospedale Universitario della Martinica, unico nell’arcipelago caraibico per competenze e pregressa esperienza, è stato pioniere e protagonista del successo di questo caso.

Il neonato, ricoverato in Rianimazione Pediatrica del CHU della Martinica, è stato collegato al Colibrì per 5 giorni, svolgendo in parte la funzione meccanica del cuore e dei polmoni in attesa che riprendessero la loro normale funzione. Oggi il bambino è completamente guarito dalla bronchiolite ed è fuori pericolo.

Oltre che sui pazienti in età pediatrica e neonatale, il dispositivo può essere utilizzato anche su pazienti adulti. La tecnologia è indicata per diverse applicazioni terapeutiche, tra cui la rianimazione cardiopolmonare extracorporea (E-CPR) in caso di arresto cardiaco, l’ossigenazione extracorporea a membrana (ECMO), il supporto circolatorio meccanico (MCS) e nelle polmoniti gravi in cui il paziente non trova giovamento attraverso l’uso del ventilatore polmonare. Dotato di una pompa centrifuga a levitazione magnetica e di un dispositivo in grado di ossigenare artificialmente il sangue, Colibrì, grazie alla sua ergonomia, è ideale in tutti gli scenari in cui la trasportabilità intra ed extra-ospedaliera sono determinanti, comprese le operazioni di soccorso più estreme come nel caso di un trasporto per via aerea, scenario assai frequente nella regione Caraibica.

Fonte: La Voce MBA

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